Cambiare residenza: come si fa e cosa comporta ai fini fiscali? – CasaIdea Studio
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Cambiare residenza: come si fa e cosa comporta ai fini fiscali?

Scritto da Casa Idea Studio snc il 16 Marzo 2023
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Tanti possono essere i motivi per i quali si debba cambiare la residenza: uno su tutti, potrebbe proprio essere legato al cambio di casa, perché magari si è acquistata una nuova abitazione con lo scopo di trasferirsi.

Cambiare la residenza comporta mutamenti anche a livello fiscale in quanto può incidere sull’IMU e sull’ISEE.
Questo potrebbe succedere, ad esempio, se un figlio si dovesse trasferire da un genitore per accudirlo o per qualsiasi altro motivo che implichi anche il trasferimento della residenza. In questo caso il figlio potrebbe perdere le agevolazioni sulla prima casa (se in essere), potrebbe avere conseguenze sul contratto di energia elettrica per il passaggio a “non residente” (nel caso in cui egli mantenga la seconda abitazione). Il genitore invece potrebbe perdere eventuali benefici e agevolazioni in quanto il figlio rientrerebbe nel proprio ISEE.

È un caso limite, tuttavia il cambio di residenza non impatta particolarmente ai fini fiscali.

Per cambiare la propria residenza è necessario presentare richiesta entro 20 giorni dal trasferimento, presso l’ufficio anagrafe del proprio Comune.

La domanda può essere presentata di persona presso gli uffici del Comune oppure può essere inviata con raccomandata o in modalità telematica.

Per cambiare la residenza bisogna aver compiuto il 18esimo anno di età e avere un documento di identità in corso di validità.

Sono inoltre necessari questi requisiti:
– bisogna essere iscritti all’Anagrafe della popolazione residente;
– bisogna essere iscritti all’AIRE, ovvero l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero), nei casi che lo prevedono.

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